Le nove storie di Lipsych: al via la terza edizione del Napoli Teatro Festival

Sarà “Lipsynch” di Robert Lepage oggi e domani la terza edizione del Napoli teatro festival Italia (www.teatrofestivalitalia.it). Uno spettacolo estremamente dilatato, per tempi e spazi scenici.
Le nove storie che compongono il testo dell'autore canadese dureranno infatti complessivamente nove ore con 180 cambi di scena intervallate da cinque soste con tanto di rinfresco.

I Cinque attori-cantanti protgonisti dello spettacolo si muoveranno su un palcoscenico di 700 metri quadri, di fronte a una platea di quasi 500 spettatori.

Il tutto all'interno dell'ex birreria del quartiere Miano, un gioiello di archeologia industriale che i napoletani potranno vivere per l'ultima volta proprio in occasione del Teatro festival.

Per il futuro è infatti già pronto un progetto di riqualificazione della zona che prevede l'abbattimento di parte del complesso per fare posto a un centro polivalente.

Lipsynch, ovvero "cantare in playback" è uno spettacolo che, come spiega l'autore, conduce lo spettatore in un viaggio alla scoperta della voce, dal vagito di un neonato ai vocalismi lirici.

In sostanza si tratta di un nuovo tassello che Lepage aggiunge alla sua ricerca, a quella ideale tetralogia con la quale ha approfondito aspetti come l'immagine, il movimento, lo spazio e la musica.

L'azione si sviluppa tra Nicaragua e Canarie, Montreal e Manchester, con una colonna sonora che spazia dalla terza sinfonia di Gòrecki a musiche originali, "trasportando il pubblico in una dimensione di sogno".

Ma gli spettacoli di Lepage puntano soprattutto a superare la messa in scena teatrale classica con l'utilizzo, a volte spregiudicato, delle nuove tecnologie.

Lo si è visto in spettacoli come Rake's Progress - La carriera di un libertino di Stravinski - trasposto  nell'America degli anni '50 o sul palco di Peter Gabriel nel Secret World tour del 2003 (guarda il video).

Per il nuovo allestimento napoletano, reduce dal recente successo viennese, verrà utilizzata addirittura una carlinga di un aereo.

Lipsynch è innanzitutto un lavoro sulla voce che, spiega l'autore, è "la nostra identità più precisa e accurata".

"Fino a ora - spiega infine il regista canadese Robert Lepage - siamo stati principalmente concentrati sulla narrazione attraverso l'uso dell'immagine, del movimento, dello spazio e soprattutto della musica.
La voce era piuttosto un elemento complementare. Questa volta abbiamo deciso di farne il nostro punto focale, per vedere dove ci conduce l’esplorazione della comunicazione verbale in tutte le sue forme".



Via IlNapoli

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