Napoli, ombelico dell'arte

Per seppellire il paradosso di uno slogan ma soprattutto per migliorare, una volta per tutte, la situazione museale del nostro Paese. E così Napoli diventa il centro degli stati generali del mondo dei beni culturali campani, ospitando per tre giorni una serie di progetti e iniziative che rientrano nello slogan: Cultura a Porte Aperte. Luoghi storici, parchi archeologici e musei fruibili atutti grazie all'iniziativa creata nell'ambito del progetto del dicastero diretto da Sandro Bondi.
Un tema quello del patrimonio culturale italiano delicato e che suscita reazioni forti come quella dell’assessore regionale ai Beni culturali, Oberdan Forlenza che attacca «la visione mercantilistica dei beni culturali», perché a suo giudizio, il loro sfruttamento, «è da ritenersi secondario alla necessità della conservazione che costituisce già un risultato importante». Forlenza polemizza poi con quanti accusano gli operatori del settore di essere troppo sindacalizzati e sottolinea quelli che ritiene passi avanti degli ultimi venti anni. «Oggi - spiega - pare che solo in pochi, anche tra i miei colleghi, ricordino che imusei chiudevano alle 14‚ a fronte di un bilancio nazionale che negli ultimi 15 anni si è ridotto ad 80 milioni di euro, si sono fatti miracoli, considerato che non si fanno nuove assunzioni da 20 anni e soffriamo un deficit nei ruoli tecnici». Ma "Cultura a porte aperte" sarà soprattutto un modo per trovare soluzioni, senza dimenticare il passato, eundato, in particolare: quel 35% in meno alla voce musei. Tra il 2007 e il 2009 la flessione della domanda del sistemamuseale ha fatto registrare punte del 35% in meno. Con qualche eccezione: "l’Artecard formula Plus" che come la "City Seightseing", ha
sorpreso tutti ma in positivo: 21 mila Artecard vendute da maggio asettembre. Ma a parte le riflessioni sul patrimonio e le bellezze dell'azienda Italia, "Culture porte aperte", diventa l'occasione per (ri)scoprire le italiche bellezze. Giornate dunque ricche di studio e soprattutto di visite.

Un calendario snello ma suggestivo. Iniziando da domani e poi venerdì, la lista prevede le aperture straordinarie dei luoghi d’arte e di cultura in tutta la regione. Auspicando che "incidenti di percorso" come quello registrato dalle cronache del Castello di Baia. Opera restaurata con un impegno di circa 4‚0
milioni; sale nuove sì ma le porte rimanevano chiuse. E i capolavori di Baia trasferiti nel castello aragonese. E allora ecco alcuni appuntamenti da non perdere: questa mattina (09:30) al museo di Capodimonte i visitatori potranno assistere al restauro di un dipinto o partecipare ad un laboratorio didattico, mentre alla Certosa di San Martino si potranno visitare sale solitamente chiuse; domani (ore 11), il cantiere di restauro apre le porte proprio nel museo della Certosa, mentre alle 11.30 a Castel Sant'Elmo si potrà assistere ai lavori dell’ufficio mostre, impegnato in un nuovo allestimento. Su prenotazione, sarà possibile anche visitare gli uffici di archivi e soprintendenze per conoscerne il funzionamento dall’interno.

Via IlNapoli 29 Ott 2009

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