Notti di note ed emozioni

Inizia con lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi a Palazzo Reale la programmazione di "Aspettando
Pergolesi", un articolato programma, che da stasera fino al 4 luglio, proporrà un percorso di musica, spettacoli, e mostre dedicati al grande compositore a trecento anni dalla sua nascita.
Il primo appuntamento è per stasera alle ore 21, nel Salone d’Ercole di Palazzo Reale, con il concerto, realizzato in collaborazione con la Scuola dell’Opera Italiana di Bologna, che propone una sintesi delle più significative creazioni del compositore.

L’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta per l’occasione dal maestro Giacomo Sagripanti, con Roberto Moreschi al clavicembalo e le voci soliste di Maria Rosaria Lopalco e Rosa Bove, eseguirà "Lo Frate 'nnamorato" (Sinfonia), "Salve Regina in Fa minore" per contralto, archi e basso continuo, entrambe con la revisione critica di Ivano Caiazza, e lo Stabat Mater per soprano, contralto, archi e basso continuo.

Un inizio sprizzante di ritmo ed energia caratterizza la sinfonia de Lo Frate 'nnamorato.
L’opera, in tre atti su libretto di Gennaro Antonio Federico, fu accolta con successo al suo debutto il 27 settembre 1732 al Teatro dei Fiorentini di Napoli, e segnò l’ingresso di Pergolesi, appena 22enne, nel mondo dell’operateatrale e certamente in quello della commedia in musica in lingua napoletana.

Atmosfere che mutano radicalmente con l’esecuzione del Salve Regina in Fa minore per contralto, archi e basso continuo, e che conducono il pubblico all’ascolto del capolavoro di Pergolesi, lo Stabat Mater.

Il sentimento straziante e ultraterreno, la data della commissione e la morte precoce dell’autore accrebbero la leggenda ottocentesca che voleva lo Stabat terminato dal Pergolesi sul letto di morte a Pozzuoli, a soli 26 anni, nel marzo 1736.

La risonanza europea di questo capolavoro fu pressoché immediata tanto da divenire per tutto il diciottesimo secolo una sorta  di ideale stilistico per la musica sacra.

In quest’opera, Pergolesi trova una sintesi felicissima di linguaggi musicali operistici e liturgici, un vocabolario  ampio e una tensione drammatica che suscitano sensazioni contrapposte di sublimità e di dolorosa ineluttabilità.

Il concerto si realizza nell’ambito di ampio progetto dedicato al grande compositore, a cura della Fondazione Teatro di San Carlo, realizzato dalla Regione Campania, in collaborazione con il Mibac-Soprintendenza per i beni Architettonici,  Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia, con il  cofinanziamento dell’Unione Europea, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Architettonici e Paesaggistici.

Via IlNapoli

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