Blits all'ossario delle Fontanelle: cento occupanti in segno di protesta

Sembra che il cimitero delle Fontanelle sia avvolto da un fitto mistero.

L'antico ossario, che custodisce i resti umani dei napoletani meno abbienti morti con la peste tra il 1600 e il 1800, non si capisce perchè debba restare chiuso.

L'unica parentesi di rara fruizione per turisti e napoletani del sito resta quella della kermesse culturale del  "Maggio dei monumenti".


Non si capisce perchè il cimitero delle Fontanelle debba restare sbarrato.
E' quello che si sono chiesti - ieri pomeriggio - visitatori, attivisti dei centri sociali, associazioni, residenti e alcuni religiosi che rompendo gli indugi hanno occupato l'ossario.

Un blitz veloce dove i manifestanti hanno rotolato e affisso uno striscione all’ingresso con su scritto "I cittadini del rione Sanità riaprono il cimitero delle Fontanelle".

L'occupazione è avvenuta al termine dell’ultima visita guidata effettuata nel pomeriggio. I dimostranti hanno chiesto un incontro urgente con il sindaco Rosa Russo Iervolino e con le autorità competenti per capire i motivi della chiusura permanente dell'ossario e avere certezze che il cimitero possa resterà aperto.

«Siamo sicuri che questo valore storico-artistico porterà un vero sviluppo economico, sociale e culturale per
questo quartiere così emarginato - si legge in un volantino distribuito dai manifestanti - la Sanità e le Fontanelle non sono solo luoghi di degrado e di camorra, ma luoghi densi di cultura e di possibile riscatto sociale».

A stretto giro la risposta del sindaco Rosa Russo Iervolino: «La riapertura del Cimitero delle Fontanelle è nei programmi che il Comune intende realizzare a breve termine». E poi: «So che chiedono un incontro per discutere della riapertura in maniera stabile - spiega il sindaco - questo obiettivo è anche il nostro, perciò sono disponibile a ricevere una delegazione dei manifestanti, purchè l'occupazione cessi».

Via IlNapoli - articolo di Arnaldo Capezzuto - arnaldo.capezzuto@epolis.sm

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