Salvata la Fontana Piccola: oggi inaugurazione alla Domus

Dopo circa tre mesi di lavori, si è concluso il restauro del dipinto murale raffigurante una scena di paesaggio marittimo della Casa della Fontana Piccola negli Scavi di Pompei.

Si tratta, in ordine di tempo, dell’ultima operazione di "salvataggio" conclusa dalla Fondazione Città Italia.
Il lavoro è stato promosso d’intesa tra la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e il Commissario Delegato per l'emergenza nell'Area Archeologica di Pompei, Prof. Marcello Fiori, ed è stato finanziato grazie ai fondi raccolti in occasione della Campagna del 2009.

«In tempi così difficili, solo il contributo e la partecipazione di tutti può consentire di promuovere la bellezza dell’Italia - dichiara Ledo Prato, Segretario Generale della Fondazione Città Italia -. Restituire questa straordinaria opera a Pompei e a tutti coloro che amano l’arte e questo sito unico al mondo, ci riempie di orgoglio e soddisfazione e ci incoraggia ad andare avanti, proponendo sempre nuove iniziative per coinvolgere i cittadini nella salvaguardia del patrimonio culturale che appartiene a tutti».
«Siamo lieti di presentare un significativo restauro che accresce lo splendore di questa importante domus - dichiara il Commissario Fiori - un più moderno modello di gestione dei beni culturali, in particolare a Pompei, non può prescindere da una virtuosa integrazione tra la missione del pubblico e l’intervento dei privati, che siano aziende o associazioni di cittadini, per concorrere insieme alla conservazione e alla valorizzazione di uno
straordinario patrimonio dell’umanità».

La decorazione pittorica del dipinto restaurato è costituita da un registro decorativo superiore, di colore rosso, un pannello centrale raffigurante il paesaggio marittimo, uno zoccolo di colore giallo e, parallelamente al paesaggio, rimane traccia di una decorazione architettonica.

È possibile evidenziare la notevole corposità di alcune pennellate, eseguite per definire le minuzie di particolari quali foglie di alberi, personaggi che popolano la scena e capitelli di porticati.

Numerosi erano i distacchi dell’intonaco dal supporto murario, specialmente in corrispondenza di alcune lesioni, causate dallo slittamento dei conci murari della struttura di sostegno.

Sulla superficie dipinta le infiltrazioni di umidità provenienti dall’esterno avevano provocato fenomeni di disgregazione progressiva dell’intonaco, la formazione di sali di vario spessore e incrostazioni superficiali sulla pellicola pittorica.

Molte le stuccature in cemento, forse realizzate durante un intervento degli anni’ 60, che alteravano la lettura dell’immagine.

Via IlNapoli

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