San Carlo, febbre da Stuart

Continua l'impegno del Teatro di San Carlo per il Sociale che, nell'imminenza del debutto, il prossimo martedì 16 marzo, della Maria Stuarda di Gaetano Donizetti, propone un'iniziativa dedicata a sostenere le attività di Medici Senza Frontiere.

In favore della più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo, insignita nel 1999 del Premio Nobel per la Pace, il Teatro di San Carlo programma l'apertura straordinaria al pubblico della prova generale dell'opera donizettiana, diretta da Andriy Yurk˜evych e con la regia di Andrea De Rosa, in programma domenica 14 marzo (ore 18).

Napoli sta rispondendo con grande entusiasmo alla proposta.
Siamo onorati di varcare la soglia di uno dei più celebri e prestigiosi teatri italiani - commenta Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia - e per di più ospiti di un'iniziativa davvero specialedi cui i primi beneficiari saranno i pazienti con cui lavoriamo in oltre 60 paesi al mondo.
Msf opera da sempre a favore dell'accesso alla salute nei contesti piì difficili, con guerre, epidemie e calamità naturali. Haiti è l'esempio più recente: siamo lì dal 1991.
Un successo annunciato sostenuto anche dal riscontro delle prevendite al botteghino del Teatro di San Carlo che per la serata di domenica 14‚, annuncerà a breve il “tutto esaurito.

«Una goccia nel mare - sottolinea Rosanna Purchia, direttore operativo del Teatro di San Carlo - che vuole però testimoniare la nostra attenzione verso chi nel mondo lavora e si prodiga per aiutare concretamente persone meno fortunate di noi».

Concretamente il Teatro di San Carlo devolverà parte dell'incasso di questa prima serata speciale, che, nel futuro è destinata a diventare una consuetudine della programmazione del Massimo napoletano.

Intanto i lavoratori del teatro Trianon Viviani hanno proclamato l'assemblea permanente, in risposta al silenzio della Regione Campania sul pignoramento del teatro pubblico di Forcella causato dal mancato pagamento dei mutui sull'immobile.

Ma, nonostante le sollecitazioni dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, è ancora sconosciuto il “percorso”di risanamento del Trianon Viviani.

«Dopo undici giorni - dicono i lavoratori - la Regione non ci ha mai risposto e, soprattutto, non ha mai spiegato, né a noi né all'intera collettività, che cosa significa “percorso”: parola, questa, che attiene al linguaggio politico, ma non certo a quello dell'esercizio amministrativo, dove si parla con tempi e modi definiti e scritti».
Annunciate nuove azioni di denuncia.

Via IlNapoli

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