Piazza del Plebiscito: il teatro delle opere

Racchiude i quindici anni di esposizione di opere d'arte contemporanea in piazza del Plebiscito il volume “Piazza d'Arte”, presentato ieri.
Un'esperienza, ha sottolineato il direttore del Madre, Museo d'arte contemporanea Donnaregina, Eduardo Cicelyn, «unica nel suo genere».

Il motivo?
«Nelle piazze di altre città è facile imbattersi in opere d'arte - ha aggiunto -. La differenza è che a Napoli la piazza è diventata il teatro delle opere».

«Provammo a trovare nella cultura, intesa come storia e come contemporaneità, la principale leva per il rinnovamento - ha detto il governatore della Campania, Antonio Bassolino -.

Di immettere nel flusso delle cose esistenti una contemporaneità che fosse internazionale».
Da qui la scelta di ospitare in piazza artisti internazionali come K ounellis, Lewitt, Holzer, Ha orn.

«L'installazione della H orn è stata uno straordinario omaggio alla città - ha precisato Bassolino - perché, le sue “capuzzelle” sono l'esatto contrario del numero 17: portano bene».

Tra critiche e dissenso, le installazioni in piazza hanno portato l'arte fuori dai musei.
È «un'arte pubblica», nelle parole di Bassolino, che «ha creato un legame, un rapporto con le istituzioni pubbliche. Lasciamo un'eredità che è più importante di ciò di cui ci siamo fatti carico».

Via IlNapoli

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