Le Stanze dei mille scatti

Napoli e le sue 1000 stanze esposte al sole, alla pioggia, al vento. Mille stanze e di più, che, aperte a tutti i passanti, ridanno i colori, gli umori e le sensazioni di un viaggio nel centro del mediterraneo.
F rancesca Sciarra fissa venti di questi momenti, con la sensibilità del viaggiatore esperto, dovuta, anche, alla sua esperienza professionale di reporter per riviste di viaggio.
Non è semplice per un fotografo cercare e riuscire a cogliere questi aspetti nella propria città.

I propri occhi sono saturi di queste immagini quotidiane e la mente innesta un filtro con il quale l'assuefazione narcotizza e, a un certo punto, è come se si vedessero più, tanto fanno parte di noi e del nostro immaginario.
F rancesca si è ripulita da questa sorta di limite e si è rituffata in città, nella sua città, riscoprendo e facendo riscoprire la nostra città.
Queste immagini rappresentano l'inizio del suo progetto di "rimappatura", visiva e sensibile, di una delle città piu' fotografate e più scenografiche al mondo.
0uesto lavoro ci accompagnerà in un viaggio attraverso la nostra mente, nei ricordi di una città che conosciamo, percorriamo ogni giorno, viviamo, ma che, forse, non vediamo più in questo modo.
Si potranno riconoscere angoli di Tunisi o Ramallah, di altri paesi mediterranei, rendendoci conto che siamo Mediterraneo, fratelli sullo stesso mare e della stessa luce.

In una recente intervista pubblicata per un blog su Internet ha detto: ‰In una lettera che G eorge Rodger scrisse al figlio, il celebre fotografo della Magnum disse che per fotografare bene occorreva provare una certa affinità con ciò che si stava fotografando; essere "una parte di esso" e però "restare sufficientemente distaccato" per poterlo vedere obiettivamente.

H o impiegato molti anni a capire cosa volevo realmente fotografare, con che cosa e con chi provavo affinità: mi piace la vita quotidiana, la gente, mi piacciono i luoghi e le situazioni, e tutto ciò mescolato per beneŠ, c'è qualcosa però che la lega a Napoli: ‰Ricordo sempre con simpatia tutte le persone che mi hanno offerto un caffè in situazioni umane e fotografiche disagevoli: campi rom, campi profughi, manifestazioni di disoccupati, demolizioni di palazzi, occupazioni abusive di alloggi e, viceversa, blitz della polizia per sloggiare abusivi.

A Napoli, ed in genere nel sud, un caffè è sempre un pensiero affettuosoŠ. Il vernissage si apre oggi, finissage mercoledì 17 febbraio.

L'esposizione sarà aperta al pubblico tutti igiorni, dalle ore 19:00.
Info al numero 0815513984‚ (K estèNapoli)
e-mail: media@k˜este.it

via IlNapoli

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