Tra Irpef e IVA il dubbio sorge spontaneo

Pare che nel nostro futuro ci potrebbe essere un piccolo cambiamento nel fisco.
Con più Iva e meno Irpef.
Sarebbe una mossa interessante: oggi quando qualcuno vuole farsi pagare in nero di solito ci dice “Se vuole la
fattura devo aggiungere il 20%”.
Con questa novità direbbe “Se vuole la fattura non ci sono problemi, però le faccio pagare il doppio”.
Non che io immagini un raddoppio dell’Iva, per carità, ma notoriamente chi è allergico al dichiarare i redditi è difficile abbia la passione di calcolare esattamente le percentuali.
A meno che questa strategia non si basi proprio sull’idea che chi è propenso ad evadere possa ricredersi, pensando che le tasse che pagherà saranno di meno, e quelle che pagherà il cliente saranno di più.
Però rispetto a non pagar nulla, che è l’obbiettivo finale di ogni evasore come si deve, anche tasse sul reddito ridotte devono sembrare un inutile spargimento di reddito.
Per il momento la tattica vincente sembra essere quella dello scudo fiscale: evadere, portare i soldi all’estero, e infine rimpatriarli con discrezione garantita, e un pagamento così minimo che viene il dubbio che chi lo fa
lasci pure il resto, che si fa prima. Ma forse questa idea ha uno scopo puramente morale: serve amettere alla prova quelli che a pagar le tasse ci tengono. E che così dovranno essere ancora più decisi, quando dicono “Guardi che io la fattura la voglio”.

Chicco Gallus - Scrittore Satirico - IlNapoli 08/01

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