Hacker sfondano Youtube: a rischio i dati degli utenti

La prima vittima degli hacker anti-YouTube è Justin Bieber, star sedicenne del pop statunitense.
Basta cliccare su un video di Lad�y Gaga per scoprire il bug.

Sulla schermata spunta un flash: “Bieber è morto stamattina in un incidente d'auto, visita l'home page della Cnn per saperne di più”.
Un tranello per gli interneauti più ingenui, dirottati su un sito porno a pagamento.

È successo all'alba di ieri mattina 4 luglio, giorno dell'indipendenza Usa: la più popolare piattaforma a stelle e strisce per la condivisione di video si scopre vulnerabile.

I pirati informatici - forse di origine turca - hanno colpito nel cuore della notte il portale di proprietà di Google.

L'arma utilizzata è un codice di tre righe diffuso su un forum.
Quella stringa di testo, inserita tra i commenti ai filmati, consente di aggirare i filtri e mo-dificare i contenuti caricati su YouTube.

Nel giro di poche ore, appaiono qua e là animazioni, immagini hard e insulti nei confronti di prodotti come l'iPhone 4 della Apple.

Messaggi in sovrimpressione che mandano in fibrillazione la Rete.

Il rischio non si limiterebbe all'alterazione dei video o agli scherzetti macabri. Il pericolo reale, millantato nelle discussioni online, sarebbe la possibilità da parte degli hacker di trafugare i dati personali degli utenti.

I vertici di Google non rilasciano dichiarazioni ufficiali, ma “dal basso” fioccano commenti e interventi.
È la fine di YouTube, scrive qualcuno sul forum ufficiale del motore di ricerca made in Usa.

Mentre qualcun altro consiglia: Non andate sul sito, i vostri dati potrebbero essere rubati.

La notizia rimbalza su Twitter, ilpiù recente dei social network.
Via da YouTube, il vostro pc è in pericolo, è il monito lanciato attraverso un sms spedito dal sito NexWeb.

Così, per proteggere le password dai piratiladroni, decine di migliaia di internauti hanno rinunciato ai clic quotidiani su YouTube, facendo crollare il numero di visitatori.

L'emergenza è durata per ore, finché i tecnici di Mountain View non sono riusciti ad arginare l'offensiva informatica.

Il primo passo è stato neutralizzare i video assaltati dagli hacker, in attesa di trovare un antidoto definitivo allo script. Dai blogger arriva intanto un suggerimento agli utenti.

Il consiglio a chiunqueabbia un account è attivare la premoderazione dei video caricati.

Solo così - dicono - si potrà evitare la manipolazione dei contenuti messi in Rete.

L'attacco dei pirati arriva a 48 ore dall'annuncio dello sbarco, a partire dal prossimo dicembre, della pubblicità su Youtube.

Quella che Google considera una svolta storica resta per i “puristi” del web una oltraggiosa commistione.

Via IlNapoli

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