San Giorgio a Cremano, tra storia e sviluppo

San Giorgio a Cremano si trova a metà strada tra Napoli e il Vesuvio.

Una cittadina con una identità comunale molto forte che nel corso degli anni ha saputo cavalcare uno sviluppo economico ed urbanistico molto accelerato.

Progenitrice di tanti talenti artistici come il compianto Massimo Troisi e l’esilarante Lello Arena, non ha mai dimenticato le bellezze architettoniche che fanno di questa città tra le più ricche di ville Vesuviane.

Tanti negozi e centri culturali quindi per chi vive o si affaccia a San Giorgio. Come detto sul territorio cittadino di appena 4,11 kmq si ergono ben 30 ville vesuviane del XVIII secolo. Di queste 27 sono di proprietà privata e tre sono passate all’Amministrazione Comunale.

La più grande, villa Vannucchi, è in fase di restauro conservativo e, una volta ultimati i lavori, sarà destinata alla formazione superiore.

Villa Bruno, invece, oggi Palazzo della Cultura vesuviana è la sede ufficiale del Premio Massimo Troisi-Osservatorio sulla Comicità.

La terza in stile liberty, Villa Falanga, risalente al XIX secolo anche se non considerata vesuviana, è annoverata dalla Soprintendenza ai Beni archeologici tra i beni monumentali per la presenza al suo interno di una preziosa scala in stile.

Donata alla città dagli ultimi proprietari oggi è diventata la sede permanente della Città dei Bambini e delle Bambine, laboratorio locale dell’analogo progetto nazionale per la promozione delle politiche a sostegno dell’infanzia e della adolescenza.

La città si è sviluppata intorno al centro storico di epoca settecentesca, oggi in fase avanzata di restauro, dove sorge il Palazzo di città, estendendosi fino ai confini con la periferia napoletana da una parte e i comuni  vesuviani dall’altra, divenendo una tra le città italiane più urbanizzate.

A pochi passi dal Municipio sorge il santuario di San Giorgio Martire dov’è allocata la statua del santo che dà il nome alla città. Il culto del santo porta ogni anno nella città centinaia di fedeli che si ritrovano nella terza settimana di maggio per la tradizionale processione, detta “della Lava” con le effigi di San Giorgio e di Maria Immacolata.

Le attività produttive (artigianato e commercio) ed i servizi rappresentano la struttura portante dell’economia cittadina.

La prevalente economia commerciale è dovuta alla presenza di circa 1200 esercizi commerciali e botteghe artigiane, di cui oltre 100 pubblici esercizi suddivisi tra pizzerie, bar, ristoranti e pub.

C’è da sottolineare anche la recente nascita di esercizi commerciali specializzati in prodotti locali tipici (ortofrutticoli, gastronomie, caseifici e pastifici). Vivere a San Giorgio oppure sceglierla come tappa di una  vacanza è senza dubbio una scelta azzeccata.

Via IlNapoli

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