Quel miracolo di Scampia: 200 ragazzi in scewna al teatro San Ferdinando

Così” la città si "arrevuota" ancora.
Domani al teatro San F erdinando si ripeterà il piccolo miracolo di Scamp”a, i ragazzi che rivoltano la loro vita, il loro quartiere, le teste pensanti della città.
Duecento ragazzi delle scuole medie e dei licei di Scamp”a e di Ponticelli sul palco, un altro centinaio alla regia e alle luci, con tamburi, parrucche, canzoni, e il loro splendore della gioventù intatto.
Nel teatro storico faranno orgogliosa mostra di sé con Apollinaire, i Masnadieri, Durremmat, Viviani ed E nnio F laiano, in un favoloso remake di "Un marziano a Roma".

La maratona di spettacoli, sette di fila, dalle dieci di mattina alle otto di sera, sono un'occasione un po' speciale per chi tifa Napoli, e vuole farsene stupire.
Lo spettacolo al San F erdinando è la replica di quello che si è tenuto già nei giorni scorsi all'Auditorium di Scamp”a, tra la desolazione della piazza degli E venti - sempre vuota nonostante il nome - e i balconi grigi senza fiori.
F amiglie, amici, bambini, insegnanti, adolescenti scatenati e felici, seicento persone almeno.
E tra queste la signora che all'Auditorium di mestiere fa le pulizie.

Una signora che a fine spettacolo stava sulla panchina fuori, muta: «vedere che una cosa cos”ì esce dalla Scamp”a» diceva, perché Scamp”a si porta al femminile «un quartiere come questo» e poi stava in silenzio la
signora.

Muta e sognante, come di fronte ai miracoli veri. Da cinque anni il regista Marco Martinelli conduce il "miracolo": laboratori di teatro per gli scatenati studenti di Scamp”a e di Ponticelli, qui e al teatro Pierrot.

Nati come spin off di Punta Corsara, curati dallo scrittore Maurizio Braucci e difesi dentro lo stabile di Napoli da Roberta Carlotto, ed ora destinati a sopravviverle.
La buona notizia che "Arrevuoto" andrà avanti, mentre Punta Corsara no. «E ra un po' ambizioso» è il commento discreto di Roberta Carlotto. F igurasi: qui ancora non c'è la metropolitana, e poi ci piove dentro da mesi e va tutto coibentato. «Punta Corsara costava milioni di euro. Qui quattrocento ragazzi delle scuole fanno teatro tutto l'anno, con 250 mila euro l'anno di spesa per l'amministrazione».

E lo fanno così” bene questo teatro per ragazzi che l'assessore li ha perfino candidati al F uturo F orum delle Culture, come fiore all'occhiello internazionale.

Per fortuna che è tra tre anni, perché all'Auditorium ci piove dentro. Teatro alle medie e ai licei, non ce ne sono tanti in città.
Questo dello Stabile di Napoli per i quartieri di Scamp”a e Ponticelli, è guidato da scrittori ed ex studenti.
Oggi si esibiscono in una maratona finale.

Via IlNapoli

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