Campania, bella da osare...






Compie diciotto anni e diventa maggiorenne la festa della Primavera del Fai.

Quasi seicento monumenti, ed in Campania tra questi la Certosa di San Giacomo, il Parco archeologico Trebula Balliensis, il Museo del Corallo e la cosiddetta Acqua del Sambuco.
Cinquecento novanta monasteri, passeggiate, parchi, ville imperiali, biblioteche e palazzi nobili tristemente, di solito, chiusi.


Il FAI la considera una “manifestazione d’affetto collettivo”, per chi la consente, i volontari e i benefattori, e per chi la vive.

Tra oggi e domani, in contemporanea con tutte le altre regioni italiane, il Fondo Ambiente Italiano mostra il suo lavoro certosino, civico, spesso misconosciuto e privato, anche in Campania (una delle regioni del Sud più povere, la grande parte delle proprietà del Fai, frutto di lasciti, è tra il Piemonte e la Lombardia).

L’occasione è ghiotta, per tanti motivi, egli appuntamenti in ogni provincia.
Ad Avellino, nel paese di Lauro dipinto da Umberto Nobile, si apre la ex Certosa di San Giacomo.

A Napoli si apre la Chiesa di Santa Caterina al Formiello, chiesa poco conosciuta ai napoletani stessi che deve il suo nome “a formiello” - dal latino presso i canali - perché nelle sue vicinanze penetrava in città l’antico acquedotto.

A Torre del Greco, nel convento del Carmine recentemente restaurato, si vedranno coralli, madreperle e tartarughe, cammei e mobili decorati del fondo della scuola del Corallo, unica al mondo e aperta nel 1878.

A Treglia sarà aperto dal gruppo Archeologico la Trebula, parco archeologico nella frazione di Pontelatone: a Massa Lubrense la Biaia di Ieranto, con prenotazione necessaria, potrà essere scoperta da un sentiero di Trekking da Nerano.

A Cava dei Tirreni sarà aperto l’abbazia della Santissima Trinità, con visite guidate ogni trenta minuti ed un concerto questa sera alle ore 20.30, dell’Orchestra di Fiati Costa d’Amalfi.

Alcune E scursioni sono state realizzate con il Cai, il Club Alpino Italiano: una alla Sorgente di Sant'Alfiero, in provincia di Salerno, a piedi per cinquanta minuti: e una al parco delle Colline di Napoli, partendo davanti alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, al quartiere Soccavo e passeggiando dentro ad un bosco con un eremo sacro, anche esso alquanto oscuro ai napoletani.

Cinque milioni di italiani finora, in tutta Italia, grazie a questa primavera di volenterosi sono riusciti a vedere, scoprire a anche difendere quel grande patrimonio che è la storia e il paesaggio italiano:
FAI, insomma non è una sigla, è anche un invito.
Via IlNapoli
Sito web FAI:
giornatafai.it

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