Pirandello sale sul Palco: da martedì in scena al Teatro Bellini con Ugo Pagliai e Paola Gassman

Da martedì al Bellini in scena Ugo Pagliai e Paola Gassman nell'Enrico IV. "Un uomo sensibile che si rifugia nella pazzie per non affondare nel mondo cinico"


Da martedì al Teatro Bellini in scena Ugo Pagliai e Paola Gassman nell'Enrico IV di Luigi Pirandello.
Nel cast Roberto Petruzzelli, Alessandro Vantini, Teodoro Giuliani, Roberto Vandelli, Giuseppe Lanino, Cailotto Giulia, Andrea De Manincor, Francesco Godina, Luca Marchioro regia di Paolo Valerio.
Scene di Graziano Gregori, costumi di Carla Teti e musiche di Antonio Di Pofi.
La Storia
Vent'anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è "fissato" nel personaggio di Enrico IV che interpretava, Matilde Spina (la donna di cui era innamorato), Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli (nipote dello stesso) vanno da Enrico accompagnati dal dottor Genoni (molto interessato al caso della sua pazzia) con l'intenzione di farlo rinsavire.
Naturalmente l'arrivo di questi ospiti nella villa dove da vent'anni Enrico vive il suo personaggio - nei primi dodici realmente pazzo, negli ultimi otto per dolorosa necessità - con i suoi quattro finti consiglieri segreti ed il
fedele maggiordomo travestito da umile fraticello, crea uno sconvolgimento emotivo in tutti ipersonaggi della vicenda che, ognuno a suo modo, rivive le emozioni del passato e lo stridente contrasto con il presente.
L'idea del dottore è questa: mettere davanti a Enrico IV contemporaneamente Frida e la madre Matilde vestite con lo stesso costume del giorno della cavalcata, in modo da rendere evidente la distanza del tempo
e farlo così rinsavire d'un tratto.
Nell'allucinante e vivacissimo dialogo che ne segue, la follia appare come saggezza e la saggezza come inconsapevole follia... «Questo nostro Enrico IV di Pirandello - spiega il regista Paolo Valerio - vuole raccontare questo stato d'animo personale e universale. La storia di un uomo strano, forse troppo sensibile che si rifugia nella pazzia per non affrontare un mondo cinico e meschino. La storia di un uomo, che ci parla guardandoci negli occhi, dentro agli occhi, dentro al cuore. Un uomo solo che rappresenta la nostra solitudine, la paura di vivere, la paura di amare».
Uno spettacolo che rappresenta al meglio lo scrittore siciliano.Un classico da vedere!

Via IlNapoli

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