Decine di giovani, allo scoccare della tredicesima ora del giorno, hanno provato il flash-mob. A dare il via un segnale convenzionale: il suono di una trombetta da stadio. L'esperimento consisteva nello stendersi tutti giù per terra, come colpiti a morte, per urlare il proprio NO alla camorra. Un'iniziativa singolare per sollecitare un'azione di contrasto contro la criminalità organizzata.
E' durata solo pochi minuti, quanti bastavano per i flash dei fotografi, e per fare in modo che tutti gli altri si chiedessero cosa stesse succedendo. Poi di nuovo tutti in piedi, come se niente fosse successo.
La mobilitazione è nata attraverso Facebook, ed all'inizio doveva restare segreta per scatenare l'effetto sorpresa, ed è quiesto l'aspetto che non ha funzionato. Grazie al Social Network, infatti, la notizia era trapelata sui giornali, e molti erano accorsi in piazza proprio per assistere allo show.
"Abbiamo cercato di avvisare i presenti con il passaparola - ha spiegato uno degli organizzatori - l'abbiamo fatto e mi è vibrato il cuore. Accetto le critiche, ma mi resta un'emozione unica ed impareggiabile."
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